Poche donne ai vertici israeliani?

(di Maria Grazia Labellarte)
18/04/19

Nella scorsa legislatura, il parlamento israeliano (Knesset) ha raggiunto il record della presenza di donne: meno del 25% (29 su 120 ).

Nello scacchiere internazionale Israele si piazza al settantaseiesimo posto per numero di donne in politica. Secondo una stima della stampa estera, nell’ultima campagna elettorale, l'“uguaglianza di genere”, come tutte le questioni importanti per le donne avanzate da attivisti e organizzazioni femministe, non hanno avuto alcun posto di rilievo nell'agenda pubblica, politica o dei media israeliani.

Tornando sul fronte della minoranza femminile rappresentante il mondo della “difesa e sicurezza”, all’interno del Parlamento, è facile notare che nel Likud guidato da Netanyahu (che negli ultimi dieci anni ha guidato la coalizione) vi sono solo tre donne nelle prime venti posizioni. Sei invece sono presenti nel partito dei Generali.

Poiché in Israele sono i vertici militari - o dei Servizi... - ad essere considerati veri esperti in materia di difesa del Paese (e la maggior parte di questi sono uomini), quasi nessuna delle nuove leve politiche femminili - pur avendo un background importante in materia - è considerata destinataria di future responsabilità politiche.

In Israele l’Esercito è una delle organizzazioni più influenti nella società, una vera e propria rete di raccolta di candidati per la politica. Ricordiamo anche che il bilancio della Difesa... rappresenta quasi il quindici per cento della Spesa totale!

In Israele l’Esercito é essenzialmente un'organizzazione maschile. Il servizio militare è obbligatorio sia per le donne sia per gli uomini, ma alcune posizioni non sono ancora aperte alle donne. E solo una donna è stata finora al vertice!

Il tutto sembra assurdo per un Paese che, già nel 1969, aveva una donna a guidare il governo, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale... Fu in quel periodo proprio Golda Meir (foto apertura) a dirigere la politica israeliana in periodi particolarmente difficili, trovandosi ad affrontare varie crisi internazionali. Celebre in patria per il suo piglio deciso: gli israeliani, scherzosamente amavano definirla "l'unico vero uomo in Israele".

Nell’ultima tornata elettorale Orna Barbivai, classe 1962, prima donna ad essere nominata Generale nelle file delle forze armate israeliane, è apparsa nelle liste del partito Blue and White.

Già alla guida della direzione per il personale militare e programmazione dei contingenti, è stato lo stesso Netanyahu a congratularsi con lei. “Sono orgogliosa di essere la prima donna a raggiungere quest'alto grado, in un’organizzazione dove l’uguaglianza di genere dovrebbe essere un punto centrale” - la risposta.

Foto: web / IDF