La soluzione di Putin per contrastare le portaerei americane: il Kinzhal

(di Tiziano Ciocchetti)
04/09/18

Un’altra arma strategica russa è stata recentemente fotografata sotto la fusoliera di un intercettore a lungo raggio MIG-31BM (modificato): il missile ipersonico aereo-lanciato KH-47M2 Kinzhal (pugnale).

Si tratta di un missile che adotta un profilo di volo simile a quello dei cruise, ma nella fase finale del volo sarebbe spinto da un motore a propellente solido.

Grazie alle elevate prestazione del MIG-31, il Kinzhal viene laciato a velocità supersonica consentendogli di arrivare ad un valore vicino a mach 10. Inoltre, l’elevata quota di lancio conferisce al missile una gittata di circa 2.000 km. Altra caratteristica del missile è la possibilità di effettuare manovre a elevato numero di g, in modo tale da offrire una traiettoria imprevedibile ai sistemi missilistici ABM.

Il Kinzhal può essere armato con testate nucleari ma il suo ruolo principale sarebbe quello antinave. Infatti il nuovo missile sarebbe equipaggiato con un sistema di navigazione inerziale/satellitare GLONASS e utilizzerebbe sistemi ottici per la guida terminale modello DSMAC (Digitized Scene-Mapping Area Correlator) contro bersagli fissi, nonché per colpire bersagli navali di grandi dimensioni, come le portaerei della U.S. Navy, ma anche le unità navali dotate del sistema AEGIS.

Secondo le parole del presidente russo Putin, il Kinzhal avrebbe superato tutti i test e sarebbe entrato in servizio nel Distretto Militare Meridionale già nel dicembre dello scorso anno.

Appare ormai evidente che i piani strategici di Mosca, per competere con la super potenza americana, non siano più incentrate sulla realizzazione di grandi portaerei – cosa tra l’altro impossibile visti i bilanci per la Difesa e la mancanza di basi in grado di ospitarle – ma sulla messa in linea di vettori e missili in grado di colpirle la U.S. Navy, limitandone fortemente la capacità principale di proiettare potenza.

(foto: Cremlino)