Incidente nucleare durante la guerra fredda: la CIA declassifica il file, coinvolti due sottomarini

(di Franco Iacch)
25/01/17

Il 3 novembre del 1974, al largo della costa britannica, due sottomarini sono entrati in collisione. L’episodio, che circola da decenni negli ambienti militari, è stato confermato grazie ai recenti file declassificati della Cia. Mantenuto segreto per 43 anni, avrebbe potuto innescare la terza guerra mondiale.

L’incidente ha coinvolto il sottomarino strategico SSBN-627 capofila della classe James Madison ed una unità sovietica (probabilmente d’attacco a propulsione nucleare) che non sarà mai identificata. Secondo i documenti della Cia, la collisione sarebbe avvenuta poco distante la base di Holy Loch, nella contea di Argyll, in Scozia, gestita dal Pentagono dal 1961 al 1992. Al momento dell’incidente, l’unità statunitense era equipaggiata con sedici missili balistici Poseidon per 160 testate nucleari a rientro multiplo indipendente.

Poco dopo aver lasciato la base il sottomarino statunitense, ancora in fase di manovra, entra in collisione con una unità sovietica. Entrambi i sottomarini erano in immersione. Henry Kissinger, all’epoca Segretario di Stato del Presidente Gerald Ford, venne informato lo stesso giorno. Il documento della Cia è datato 3 novembre 1974 e contrassegnato “secret eyes only”.

La Cia sostiene che il sottomarino sovietico stava effettuando delle manovre, nelle acque poco profonde la baia, per posizionarsi sulla scia dell’unità statunitense. Si legge nella nota della Cia inviata al Segretario di Stato americano Kissinger: “Il Pentagono conferma collisione tra una delle nostre unità armata con i Poseidon ad un sottomarino sovietico. I sottomarini sono risaliti in superficie. L’unità sovietica si poi immersa. Non conosciamo ancora l’entità del danno, ma vi terremo aggiornato”.

È soltanto uno dei tanti incidenti nucleari avvenuti durante la guerra fredda che ha coinvolto le unità statunitensi e quelle sovietiche. Se quell’incidente non fosse stato ritenuto accidentale e considerato come un attacco intenzionale, le conseguenze sarebbero state inimmaginabili.

Il Presidente Ford, dietro richiesta del Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Brent Scrowcroft, classificò l'incidente per evitare che potesse innescare il panico nell’opinione pubblica in piena guerra fredda e non dispose alcuna indagine ufficiale. 43 anni dopo la Cia declassifica i file di quell’episodio.

Il James Madison è stato ritirato dal servizio il 20 novembre del 1992.