India, scoppia lo scandalo Scorpene: sulla rete 22.400 pagine classificate sui sottomarini acquistati dalla Francia

(di Franco Iacch)
24/08/16

22.400 pagine classificate contenenti informazioni tecniche sui sottomarini classe Scorpene che la Francia sta costruendo per l’India, pubblicate sulla rete dalla stampa australiana. Parigi ha ufficialmente aperto un’inchiesta per quello che è stato definito come lo “scandalo Scorpene”. Un effetto domino che potrebbe fare saltare anche il più grande contratto navale nella storia dell’Australia, nell’ambito del Collins-class submarine replacement project, per un valore complessivo di 38,5 miliardi di dollari siglato con la DCNS francese.

Si legge in una nota ufficiale della DCNS: "Il gruppo è a conoscenza degli articoli pubblicati sulla stampa australiana. La questione è seria ed abbiamo dato mandato alle autorità nazionali francesi di stabilire la natura esatta dei documenti trapelati, i potenziali danni ai clienti DCNS ed i responsabili”.

A finire sulla rete è il file Restricted Scorpene India, datato 2011, di 22.400 pagine. La perdita di tali documenti sensibili potrebbe portare l'Australia e gli Stati Uniti a mettere in discussione l'affidabilità francese per il mantenimento della sicurezza sui dati top-secret affidati alla Francia. I documenti aziendali disponibili sulla rete forniscono informazioni sui principali sensori subacquei della classe Scorpene. Ed ancora, dati sui sistema lancio dei siluri, guida e comunicazione. Nei documenti, anche le specifiche dei sonar dell’azienda Thales.

L’attuale forza operativa della flotta sottomarina indiana si basa su tre battelli attivi: due sottomarini classe Kilo acquistati dai russi tra il 1980 ed il 2000 ed il Chakra, classe Akula acquistato in leasing da Mosca tre anni fa. Soltanto due di essi sarebbero in grado di immergersi.

Nel 1986 Nuova Delhi aveva in linea 21 sottomarini. Il programma ‘75’ prevede la realizzazione di sei sommergibili classe Scorpène entro il 2020. La Marina indiana ha siglato un contratto di 4,6 miliardi di dollari con la Francia, nel 2005, per costruire sotto licenza la piattaforma progettata dalle società DCNS. I lavori sul primo battello sono iniziati nel maggio del 2009. Il Kalvari (foto) è il primo sottomarino indiano pensato per operare a profondità maggiori, rispetto agli altri delle sue stesse dimensioni, stimata in 300 metri (350 test). Il progetto utilizza un particolare acciaio specifico ad alto rendimento che gli consente di operare a tali profondità, mentre l’intera classe è stata realizzata con tecniche e protocolli di sicurezza per attenuare ogni tipo di emissione sonora subacquea. Il profilo stesso della classe Scorpène dovrebbe essere difficilmente rilevabile dai sonar nemici. Il secondo battello, il Khanderi (S-51), entrerà in servizio nel 2017.

I sottomarini d'attacco diesel-elettrici classe Scorpène sono stati progettati dalle società DCN e Navantia, unite nel consorzio DCNS. La piattaforma è dotata anche di propulsione indipendente dall'aria supplementare (il modulo AIP è indiano). I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio. La propulsione AIP gli consente di estendere la sua navigazione ad un massimo di 70 giorni. Lungo poco meno di 70 metri, con una larghezza di 6,2 metri ed un dislocamento di 1700 tonnellate, prevede un equipaggio di 31 uomini. La sua velocità massima in immersione è stimata in 37 km/h mentre la navigazione in superficie può raggiungere i 22 km/h. I sei tubi da 533mm sono progettati in forma primaria per lanciare siluri pesanti, missili antinave Exocet o trenta mine. Lo scorso dicembre, la Marina indiana paventò la possibilità di acquistare altri quattro sottomarini Scorpene portando la flotta a dieci unità.

L’Australia, invece, ha scelto i battelli a propulsione diesel-elettrica classe Shortfin Barracuda, per sostituire i sei sottomarini classe Collins a partire del 2025. I sottomarini australiani avranno una lunghezza di novanta metri e si baseranno sul disegno della classe Barracuda francese a propulsione nucleare. La Shortfin Barracuda avrà un dislocamento di 4500 tonnellate e resterà in servizio fino al 2060. I francesi superarono la concorrenza del Giappone che, per il Collins-class submarine replacement project, avevano avanzato la propria classe Soryu.

(foto: Indian Navy)