Il concetto dell'arsenale volante

(di Franco Iacch)
10/02/16

L’Air Force ha ufficialmente confermato il programma “arsenale volante”. Uno dei principali limiti della configurazione a bassa osservabilità, è determinato dal carico interno delle piattaforme di ultima generazione. La capacità di trasportare internamente i sistemi d’arma è prerogativa essenziale per un profilo stealth pulito. Il problema è che l’F-22, ad esempio, trasporta soltanto sei missili BVR, l’F-35 soltanto quattro.

La soluzione prospettata dell’Air Force è “l’arsenale volante” che si basa su una piattaforma, verosimilmente sarà il B-52, in grado di trasportare dalle retrovie decine di missili e bombe di precisione. Un’idea che l’Air Force ha preso in prestito dalla Marina, che ha convertito quattro sottomarini balistici classe Ohio per il trasporto di154 missili da crociera Tomahawk al posto dei 24 Trident. Nella nuova dottrina, al caccia di quinta generazione spetterebbe l’avanscoperta oltre il raggio visivo grazie all’avionica di ultima generazione. Una volta identificata la minaccia, il caccia collegato in rete con “l’arsenale volante”, trasferirebbe le informazioni di puntamento. Il B-52, infine, lancerebbe il missile contro il bersaglio.

L’Air Force spinge per avere in linea delle “forze da combattimento integrate”, in grado di svolgere svariati compiti in una sola missione. Gli aerei stealth, che non avrebbero più la necessità di “macchiare” il profilo, continuerebbero a coordinare molteplici attacchi dagli arsenali volanti operativi nelle retrovie. Considerando che la flotta B-1 è stata denuclearizzata, è facile ipotizzare che tale compito sarà svolto dai 76 B-52H ancora in servizio.

Nonostante siano in corso costosissimi programmi per sviluppare munizioni di dimensioni ridotte, tali da inserirsi nella baia interna di un F-35, l’implementazione degli arsenali volanti potrebbe riscrivere la proiezione oltre il raggio visivo dell’Air Force. Il concetto dell’arsenale volante andrebbe visto anche sotto un altro punto di vista. I 123 F-22 convertiti al combattimento sui 187 costruiti, sono fin troppo pochi per affrontare una minaccia su larga scala.

Gli arsenali volanti, con la loro capacità di trasportare 31 500 kg di carico bellico, potrebbero rappresentare l’ennesimo mutamento negli indirizzi strategici e sopperirebbero al divario numerico tra le piattaforme statunitensi e quelle cinesi (solo per fare un esempio).

(Foto: USAF)