Il B-21 è ufficialmente un black project: classificati i costi di sviluppo del nuovo bombardiere USA

(di Franco Iacch)
16/06/16

Dato classificato. La Commissione Forze Armate del Senato degli Stati Uniti, in una votazione a porte chiuse, ha deciso di classificare i costi di sviluppo del nuovo bombardiere B-21. La proposta di rendere top secret l’intero aspetto fiscale del processo di sviluppo è stata approvata con 19 voti favorevoli e 7 contrari.

Da questo momento, basterà semplicemente porre la frase “top secret” per nascondere all’opinione pubblica i costi sostenuti.

L’Air Force, che premeva per secretare i costi, motiva tale scelta per questioni di sicurezza nazionale. Rivelando il reale costo, secondo l’USAF, si conferirebbe al nemico la capacità di dedurre alcune caratteristiche della piattaforma, come le dimensioni ad esempio. Motivazione che potrebbe essere valida per certi aspetti (come la correlazione costo-dimensioni), opinabile per altri (le proporzioni dovrebbero tener conto della miniaturizzazione di nuova generazione e dei nuovi materiali utilizzati).

Lo scorso anno, il costo comunicato dall’Air Force per il programma B-21 era di 33,1 miliardi di dollari. Quest’anno la cifra è stata ritoccata a 58,4 miliardi di dollari. La differenza nelle stime è stata attribuita ad una errata valutazione iniziale. Cifra comunque non finale. Oltre all’acquisizione, il Pentagono dovrà sostenere i costi di sviluppo. Proprio questi ultimi sono da oggi coperti da segreto militare.

La designazione B-21 identifica il LRS-B come primo bombardiere del 21° secolo. Il B-21 è stato progettato fin dall'inizio sulla base di una serie di requisiti che consentono l'utilizzo della tecnologia pre-esistente. Ecco perché il B-21 dovrebbe essere molto simile al B-2. Il B-21 è sviluppato dalla Northrop Grumman, risultata vincitrice sulla proposta dell’ala volante avanzata dal team della Boeing/Lockheed Martin.

Il primo contratto dell'Air Force prevede l’acquisto di cinque lotti per un totale di 21 aerei al costo di 21,4 miliardi di dollari. L'Air Force prevede di raggiungere la Capacità Operativa Iniziale entro la metà del 2020. Ogni bombardiere costerà 564 milioni di dollari per una flotta composta da 100 velivoli di nuova generazione ed una spesa complessiva di 58,4 miliardi di dollari. La fornitura non subirà decurtamenti (acquisizione garantita per legge), così da non ripetere l’errore B-2, per un ordine di 132 aerei portati a soli 21 con costi esorbitanti.

E’ confermato che il B-21 sarà assemblato a Palmdale, negli stessi impianti dove sono stati costruiti il B-1 ed il B-2 (costruito proprio dalla Northrop). L'Air Force, che secretando i costi di sviluppo ha ottenuto una sorta di vittoria, preme per una forza di almeno 150 bombardieri pronti al combattimento rispetto a quello previsti dal Dipartimento della Difesa.

Il Congresso sembra non volere andare oltre i cento B-21. Secondo le specifiche diramate (le poche non classificate), il B-21 è stato progettato per colpire qualsiasi parte del mondo decollando dal territorio americano. La capacità di carico utile sarà inferiore al B-2, lacuna che sarà colmata con il massiccio utilizzo di armi intelligenti di nuova generazione. In questo modo, la capacità offensiva del B-21 sarà paragonabile a quella del B-2. Alcune soluzioni aerodinamiche del B-2 potrebbero essere utilizzate anche nel B-21.

Un'altra grande caratteristica del B-21 sarà la sua completa integrazione nelle varie reti militari, compresi i sistemi di ricognizione orbitali. Determinanti saranno i sistemi off-board per la raccolta dei dati di targeting e per le contromisure elettroniche. Il bombardiere subsonico a lungo raggio sarà in grado di svolgere sia ruoli convenzionali che nucleari. Si fa riferimento anche al “velivolo non presidiato da operatori umani”. Da rilevare, che per il nuovo Long Range Strike-Bomber si era più volte ipotizzato “un determinato livello di intelligenza artificiale”.

La Capacità Operativa Iniziale per ruoli convenzionali sarà dichiarata con la componente umana a bordo. Con la Piena Capacità Operativa, due anni dopo, il B-21 potrà svolgere missioni di deterrenza. Successivamente, i B-21 saranno senza equipaggio. E’ confermato che la componente umana sarà presente nei primi 21 esemplari, che rientrano nel primo lotto. Il B-21 manderà in pensione sia i bombardieri B-52 che B-1. Questi ultimi resteranno in servizio fino al 2040.

(immagine: USAF)