Gli inglesi proteggono con i droni il ritiro dall'Afghanistan

16/07/14

La Royal Air Force (RAF) ha inviato cinque nuovi droni da ricognizione in Afghanistan per sostenere le operazioni di intelligence in corso nel paese. E’ quanto comunicano dal ministero della Difesa britannico.

I “Reaper” comandati da un operatore in remoto, condurranno missioni di sorveglianza armata. Londra, quindi, affida la protezione delle truppe in ritirata nel paese agli Hunter Killer.

Secondo quanto previsto dal ministero della Difesa, le forze inglesi si ritireranno dall'Afghanistan entro la fine dell'anno.

La missione, denominata "Eye in the Sky", prevede l’impiego dei Reaper per missioni di sorveglianza notturna e diurna, grazie alla loro autonomia vicino alle trenta ore ed alla loro capacità di caricare fino a quattordici missili aria terra.

I droni opereranno con gli Hermes 450 (foto a destra), velivoli senza pilota dell'esercito britannico principalmente utilizzati per missioni di sorveglianza e ricognizione.

Mentre ci concentreremo sul prelievo delle forze britanniche dall'Afghanistan – aggiungono da Londra – avremo la capacità di proteggere le nostre basi da cielo con una letale potenza di fuoco e fornire supporto alle truppe in missione.

Dalla base aerea di Kandahar, i Reaper monitoreranno particolari aree di interesse, inviando immagini in tempo reale. I velivoli possono essere armati con bombe a guida laser e missili Hellfire. In 54 mila ore di volo, i droni inglesi hanno lanciato 459 missili e bombe a guida laser.

La RAF ha utilizzato per la prima volta i Reaper nell'ottobre del 2007 durante le operazioni in Afghanistan contro i talebani. Volando ad una quota massima di circa 50.000 piedi (15.240 metri) dal suolo, l'aereo raggiunge una velocità massima di circa 230 miglia all'ora (370 km/h).

Franco Iacch

(foto: RAF/Elbit)