F-35, riscontrata anomalia nel software 3i: "quando si verifica, siamo costretti a riavviare il radar"

(di Franco Iacch)
08/03/16

Un “glitch” (anomalia del software causato da un errore non prevedibile) interferisce con la capacità del radar AN / APG-81 AESA dell’F-35. E’ ritenuta la principale minaccia per il raggiungimento della Capacità Operativa Iniziale (IOC) del Lightning II con l’Air Force, stimata tra il primo agosto ed il 31 dicembre prossimo.

Si tratta di un problema di stabilità – ha dichiarato il generale Jeffrey Harrigian, direttore dell'Integration Office dell'F-35 al Pentagono – che ci costringe a riavviare il sistema. Abbiamo rilevato l’anomalia nel Block 3i lo scorso dicembre, mentre effettuavamo dei test. Lockheed Martin avrebbe già scoperto la causa principale dell’errore non prevedibile e sarebbero in corso dei test per verificare la stabilità del nuovo software. Il nuovo codice – ha aggiunto Harrigian – deve essere consegnato all’USAF entro la fine di marzo, altrimenti rischiamo dei ritardi che potrebbero fare slittare, seriamente, l’entrata in servizio con l’Aviazione.

Considerando che l’errore non è ciclico, la soluzione definitiva potrebbe essere trasferita al 3F. Sappiamo che il software Block 3i è stato consegnato per i test di volo lo scorso maggio, a supporto della dichiarazione IOC dell’Air Force. La scrittura del codice per lo sviluppo definitivo del software (Block 3F) è stata completata nel 2015 ed il software è stato consegnato per i test in volo. Per tutto il 2016 sono attesi ulteriori aggiornamenti fino al completamento del 3F previsto entro la fine della fase di System Development and Demonstration Program (SDD) nell’autunno 2017, a supporto della dichiarazione IOC dell’US Navy prevista per il 2018 e dell’avvio della fase di valutazione operativa IOT&E (Initial Operational Test and Evaluation). Al 31 dicembre, il programma aveva completato l’80% dei test point previsti nella fase di sviluppo e dimostrazione (SDD) ed era in linea con il completamento previsto nel quarto trimestre del 2017.

Per risolvere temporaneamente l’anomalia, Lockheed Martin potrebbe fare ricorso a software “provvisori”, i medesimi utilizzati dal team di sviluppo e di valutazione operativa per testare i codici. Sappiamo che il Joint Program Office ha confermato quattro mesi di “potenziale ritardo” per il 3F, ma conferma le funzionalità operative entro l’autunno dello stesso anno.

Le prove di volo con il Block 3F sono iniziate lo scorso 15 gennaio. I test sono necessari per rilevare eventuali conflitti tra i principali sistemi e per apportare eventuali correzioni. Il software 3F dovrebbe conferire piene capacità belliche. Il Block 3i era stato definito la principale preoccupazione del Pentagono. Il Dipartimento della Difesa per la valutazione operativa dei sistemi non aveva esitato a definirlo un disastro.

Restano poi i principali problemi con ALIS. L’Autonomic Logistics Information System o ‘ALIS’ è il centro nevralgico del sistema F-35. Nelle intenzioni, dovrebbe consentire ai piloti così come alla forza a terra di supporto di intraprendere azioni proattive per garantire l’efficienza del caccia in qualsiasi teatro operativo. La versione di ‘ALIS’ consegnata ai Marine è la 2.0.1. Questa versione implementa tutte le migliorie fino ad oggi apportate nel quadro di un approccio di sviluppo incrementale. Migliorata ed incrementata la capacità in tempo reale della manutenzione dei velivoli, così come la pianificazione della missione ed il debriefing. Le missioni sono caricate su un hard disk. Una volta in rete, ‘ALIS’ monitora il caccia e suggerisce al personale di terra le manutenzioni necessarie prima e dopo la missione. Per il Dipartimento della Difesa per la valutazione operativa dei sistemi, ALIS lamenta “molteplici criticità e un'architettura complessa con probabili ed in gran parte non testate carenze informatiche". Il Block 1A/1B comprende il 78 per cento del codice sorgente necessario per le Capacità Operative Iniziali dell’F-35 fornendo il software per l’addestramento e l’interazione primaria tra i vari sistemi principali.

La flotta ha attualmente “caricato” il software Block-2A. Aumenta le capacità generali del velivolo per l’addestramento dei piloti comprese le funzionalità off-board fusion, collegamenti dati iniziali, contromisure elettroniche e debrief migliorato. Con il blocco-2A, viene fornito l’86 per cento del codice necessario per raggiungere la Capacità Operativa Iniziale. Il Corpo dei Marine con l’F-35B ha raggiunto la Capacità Operativa Iniziale con il blocco software 2B. Il 2B conferisce Close Air Support basilare con la possibilità di lanciare AMRAAM (Advanced Medium Range Air to Air Missile), JDAM (Joint Direct Attack Munition) e GBU-12 (laser-guided aerial bomb). Da rilevare, che l’F-35B in servizio con i Marine è dotato di una versione speciale del software Block 2B. Lo squadrone dei Marine, chiamato ‘Gruppo 1’, presenta la maggior parte delle modifiche hardware già implementate (e che saranno integrate nella produzione di massa) come le paratie rinforzate. Il velivolo potrebbe andare in battaglia con un equipaggiamento ‘ridotto’: missili AIM-120 AMRAAM, bombe GBU-12 e GBU-39. Gli F-35 dei Marines hanno l’equipaggiamento di armi necessarie a condurre Close Air Support, interdizione aerea e una capacità limitata di condurre missioni di soppressione/distruzione del nemico.

L'Air Force prevede di raggiungere la Capacità Operativa Iniziale con l’F-35A nel 2016 con la prossima iterazione del software, chiamato 3i. Descritto come un aggiornamento tecnico del Block-2B, il 3i consentirà all'aereo di utilizzare JDAM, GBU-12 ed AMRAAM. L’F-35A avrà capacità di supporto aereo ravvicinato sostanziali soltanto nel 2018, quando raggiungerà la Piena Capacità Operativa. Solo nel 2019 (a meno di clamorosi ritardi), l’F-35A potrà sparare con il cannone interno e rilasciare una serie di munizioni compresi AIM-9X, AMRAAM, GBU-12, GBU-31 e le SDB-II (Small Diameter Bomb II).

Il software Block 3F fornirà il 100 per cento delle capacità ‘Warfighting’ del caccia, con integrazione totale di tutti i sistemi esterni. Il sistema SDB-II sarà integrato con il software Block-4a. Il Block 4 sarà suddiviso in due segmenti. Il Block-4a sarà pronto tra il 2021 ed il 2022, mentre il 4B per il 2023. I dodici milioni di dollari per scrivere il Block-4 sono stati inseriti nel bilancio 2014. Grande parte dello sviluppo del Block-4 sarà dedicato alle contromisure contro i sistemi di difesa aerea nemici esistenti e con quelli che sorgeranno negli anni futuri.

Secondo quanto previsto dal Marine Corps Aviation Plan, l'F-35 sostituirà l’intera flotta EA-6B Prowler entro il 2019 e soppianterà l'AV-8B Harrier dal 2026. L’F-35, infine, rileverà gli F/A-18 Hornet nel 2030. L’Air Force raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale dell’F-35A non appena si sarà formato il primo squadrone costituito da 12-24 velivoli, con aviatori ed equipaggi addestrati ed in grado di svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato, interdizione e limitata soppressione e distruzione delle difese antiaeree nemiche. L'F-35A raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale tra l’agosto e il dicembre del 2016. L’Us Navy, infine, equipaggiata con gli F-35C, raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale non appena si sarà formato il primo squadrone composto da 10 aerei, con personale e piloti della marina militare addestrati ed in grado di svolgere le missioni assegnate. L' F-35C raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale tra l’agosto 2018 ed il febbraio 2019. il pacchetto completo di software 3F.

(foto: Lockheed Martin)