F-35: le precisazioni del generale Chris Bogdan

(di Franco Iacch)
04/02/16

"La revisione del programma indipendente da parte del Director of Operational Test and Evaluation (DOT&E, il Direttore della sezione di test operativi e valutazione) del Dipartimento della Difesa Statunitense è un evento annuale regolarmente previsto e il processo è stato eseguito con il libero accesso alle informazioni e con la piena collaborazione dell'F-35 Joint Program Office (JPO). Il report non ha riservato sorprese, tutte le tematiche menzionate erano ben note sia a noi che alle forze armate americane, ai nostri partner internazionali e alle industrie coinvolte.

Ancora una volta il report annual del DOT&E sottolinea i progressi fatti dal programma, compresa la dichiarazione della capacità operativa iniziale - Initial Operational Capability (IOC) da parte del Corpo dei Marines a luglio 2015. I Marines americani hanno dichiarato la IOC con il software Block 2B che fornisce una capacità iniziale di combattimento avanzata. Gli F-35 dei Marines hanno l’equipaggiamento di armi necessarie a condurre Close Air Support, interdizione aerea e una capacità limitata di condurre missioni di soppressione/distruzione del nemico.

Attualmente gli F-35 dei Marines sono in grado di caricare internamente in modalità stealth le seguenti armi: AIM-120, GBU-32 JDAM e GBU-12 Paveway II. Quando il programma di sviluppo sarà giunto a completamento nel 2017 tutte e tre le varianti dell’F-35 saranno in grado di trasportare più di 18,000 libbre di armi, internamente ed esternamente. Il 2015 si è concluso con più di 150 velivoli operativi e 18 velivoli per i test di sviluppo che operano in 10 basi negli Stati Uniti e alla FACO (Final Assembly and Checkout) italiana di Cameri. L’intera flotta ha raggiunto un monte ore di volo superiore alle 48.000. Nel 2015 sono stati consegnati 45 velivoli – il numero più grande di velivoli consegnati nell’arco di un anno da quando il programma è iniziato. Tra le consegne effettuate c’è la prima consegna internazionale effettuata dalla FACO italiana. Il numero dei velivoli consegnati sale a 154. Insieme all’Italia, la Norvegia ha ricevuto il primo aereo nel 2015. Sono cinque le nazioni partner – Australia, Italia, Olanda, Norvegia e Gran Bretagna – che, insieme all’US Air Force, ai Marines e alla US Navy, attualmente volano con l’F-35. Israele e Giappone riceveranno i primi velivoli nel 2016. L’attività di formazione di piloti e manutentori è aumentata considerevolmente nel 2015. Più di 250 piloti, tra cui i primi due piloti di Australia, Italia e Norvegia, si sono uniti alla fase di addestramento. Più di 2.800 addetti si sono qualificati per la manutenzione del velivolo, la maggior parte dei quali si è formata presso l’F-35 Aircraft Training Center della base aerea di Eglin in Florida. Per quanto attento nel riportare i fatti, il report del DOT&E non descrive in modo esauriente gli sforzi compiuti dal programma per risolvere i problemi tecnici già noti e i rischi legati alle tempistiche. È compito del Joint Program Office dell’F-35 identificare i problemi legati allo sviluppo, risolverli e portare avanti il programma in base alle tempistiche e al budget a disposizione.

Il team governativo e industriale ha dimostrato di avere la capacità di superare le sfide tecniche emerse nella fase di sviluppo, nei test operativi e durante le operazioni condotte dalla flotta, e di rispettare gli impegni del programma. Alcuni esempi di problemi che hanno recentemente trovato soluzione sono il gancio di appontaggio dell’F-35C, i problemi di sfregamento del motore F135 e del portello della presa d’aria ausiliaria dell’F-35B. L’F-35C ha effettuato con successo più di 200 appontaggi in mare, le modifiche al motore sono ormai incorporate nella linea di produzione e si sta provvedendo a modificare i motori già consegnati e l’F-35-B ha effettuato più di 1.000 atterraggi verticali in modo sicuro.

A oggi il software di missione e il sistema ALIS (Autonomic Logistics Information System) sono i principali rischi tecnici per il programma. Rigorosi processi e sistemi ingegneristici adottati per gestire la complessità del processo di scrittura, test e integrazione dei sistemi di missione e il sistema ALIS hanno migliorato la capacità, anche se alcuni problemi permangono e altri interventi sono previsti per i sistemi di missione e per ALIS prima della fine della fase di sviluppo. Per continuare con i risultati raggiunti nel 2015, il software Block 3i è stato consegnato per i test di volo nel Maggio 2015 a supporto della dichiarazione della IOC per l’US Air Force prevista per la fine del 2016. La scrittura del codice per lo sviluppo definitivo del software (Block 3F) è stata completata nel 2015 e il software è stato consegnato per i test in volo. Nel corso dell’anno sono attesi ulteriori aggiornamenti fino al completamento del 3F previsto entro la fine della fase di System Development and Demonstration Program (SDD) nell’autunno 2017, a supporto della dichiarazione dell’IOC per l’US Navy prevista per il 2018 e dell’avvio della fase di valutazione operativa IOT&E (Initial Operational Test and Evaluation). Per tutta la fase di test, software “provvisori” sono forniti al team di sviluppo e di valutazione operativa per permettere di testare i software il prima possibile e dare feedback ai team. Al 31 dicembre, il programma aveva completato l’80% dei test point previsti nella fase di sviluppo e dimostrazione (SDD) ed era in linea con il completamento previsto nel quarto trimestre del 2017.

L’obiettivo da raggiungere a conclusione della fase di sviluppo e dimostrazione dell’F-35 è la consegna delle piene capacità operative del Block 3F per le Forze Armate americane e i clienti internazionali. Il programma F-35 continuerà a coordinarsi strettamente con il JSF Operational Test Team (JOTT) e il DOT&E sulla pianificazione dei test chiave e gli obiettivi prioritari da raggiungere nella fase SDD. Il programma di test in volo ha fatto significativi passi avanti nel 2015. Ad esempio, il programma ha: - Completato il terzo test in mare dell’F-35B a bordo della portaerei USS Wasp e il secondo test in mare per l’F-35C a bordo della portaerei USS Dwight D. Eisenhower, per un totale di 5 test in mare dal 2013. - Completati sei mesi di test di risposta climatica al McKinley Climatic Lab alla base di Eglin in Florida. Durante questi test i velivoli hanno operato in un range di temperatura da più 120 a meno 40 gradi, a vari livelli di umidità e in diverse condizioni climatiche. - Completato i test con il software 3F dell’F-35A per verificare le performance e l’alto angolo d'attacco e proseguito nell’espansione dell’inviluppo per le tre varianti con il software 3F. - Ottenuto certificazioni per il rifornimento in volo con il tanker australiano KC-30A e quello italiano KC-767, incluse anche le operazioni in notturna. - Completato i test a terra con i cannoni GAU-22 25mm e in volo con l’F-35A. - Completati, a oggi, 90 sganci di armi - GBU-12, GBU-31, GBU-32, AIM-120, GBU-39 Small Diameter Bomb, Paveway IV, e il primo F-35 AIM-9X. Compresi 18 sganci di AMRAAM, JDAM, e GBU-12. -Completati, a oggi, 17 eventi di Weapon Delivery Accuracy (GBU-12, GBU-31, GBU-32, and AIM-120) -A oggi è stata verificata positivamente la bassa segnatura radar dell’F-35 per 146 volte sia con i velivoli di test che con i velivoli operativi. Questi risultati dimostrano che l’impianto di base dell’F-35 è sano e i risultati dei test rafforzano la nostra fiducia nelle performance finali che hanno un così grande valore per gli Stati Uniti, i loro partner e gli alleati.

Come promemoria, ricordiamo che il programma è ancora nella fase di sviluppo. Una fase in cui i problemi possono ancora essere identificati e le soluzioni implementate per massimizzare le capacità operative dell’F-35. Abbiamo completato circa l’80% del programma di test e riconosciamo che ci sono difficoltà da superare e che ancora potrebbero emergerne. Il nostro impegno nell’affrontare le sfide future è totale. Il Joint Program Office continuerà a lavorare con la parte produttiva dell’F-35 per apportare correzioni e migliorie il più velocemente possibile. L’obiettivo da raggiungere a conclusione della fase di sviluppo e dimostrazione dell’F-35 è la consegna delle piene capacità operative del Block 3F per le Forze Armate americane e i clienti internazionali. Ringraziamo il DOT&E per il supporto fornito e restiamo concentrati sul nostro obiettivo, ossia sviluppare, consegnare e supportare la flotta più avanzata di velivoli di quinta generazione".

                                                                                                     Generale Chris Bogdan, F-35 Program Executive Officer

(Foto: Air Force)