F-35: il velivolo potrà volare per 30 giorni senza "ALIS", il Pentagono non ha previsto alcun backup dei sistemi

(di Franco Iacch)
18/04/16

Sebbene non ancora performante, il software per la logistica del Joint Strike Fighter non impedirà all’F-35 di continuare a volare. E’ questa la risposta ufficiale del Pentagono al nuovo rapporto del Government Accountability Office (GAO). Secondo quest’ultimo, qualora si verificasse un solo errore nel sistema logistico, ALIS renderebbe “cieco” l’F-35 in quanto non provvisto di sistema di backup.

Proviamo a spiegare meglio. L’Autonomic Logistics Information System o ALIS è il centro nevralgico del sistema F-35. Consente ai piloti così come alla forza a terra di supporto di intraprendere azioni proattive per garantire l’efficienza del caccia in qualsiasi teatro operativo. La versione di ALIS in servizio è la 2.0.1 ed è stata rilasciata al Corpo dei Marine. Questa versione implementa tutte le migliorie fino ad oggi apportate nel quadro di un approccio di sviluppo incrementale.

Migliorata ed incrementata la capacità in tempo reale della manutenzione dei velivoli, così come la pianificazione della missione ed il debriefing. Una volta in rete, ALIS monitora il caccia e suggerisce al personale di terra le manutenzioni necessarie prima e dopo la missione. L’ultimo software rilasciato, secondo il Dipartimento della Difesa, garantisce ad ALIS una stabilità ottimale.

Lo scorso agosto, l’Autonomic Logistics Information System rilevava l’80% di falsi positivi. L’ultimo software rilasciato, secondo il Dipartimento della Difesa, garantisce ad ‘ALIS’ una stabilità ottimale. Non la pensa cosi Michael Gilmore, direttore del Dipartimento della Difesa per la valutazione operativa dei sistemi, che lamenta “molteplici criticità e un'architettura complessa con probabili ed in gran parte non testate carenze informatiche".

Lo scorso gennaio, in risposta alle feroci polemiche su ALIS, il capo del programma F-35, il generale Chris Bogdan, disse che il caccia sarebbe stato in grado di volare per almeno 30 giorni senza l’Autonomic Logistics Information.

Anche questo punto andrebbe chiarito. ALIS “gira” sui computer a terra e non sul velivolo. E’ anche vero, però, che il software logistico gestisce l’intera catena di rifornimento del caccia, così come la configurazione, la diagnostica degli errori, la pianificazione di missione ed il debriefing. Sia il GAO che Gilmore, continuano a ribadire che l’attuale versione di ALIS non si comporta in modo adeguato in situazione normali e con il completo supporto logistico. L’Air Force, dovrebbe ricevere la versione 2.02 di ALIS in tempo per dichiarare la Capacità Operativa Iniziale dell’F-35A.

Il Dipartimento della Difesa precisa che ALIS riceverà costantemente dei "service pack" o patch individuali per apportare correzioni. I service pack vengono sviluppati, testati e distribuiti su una linea temporale molto più rapida rispetto ai software principali. Il primo service pack è uscito a gennaio. Il secondo dovrebbe essere pronto entro l’estate. Ad oggi, per ALIS non è previsto alcun sistema di backup.

(foto: Lockheed Martin)