Boko Haram e il sequestro infinito

01/11/14

Ormai sono trascorsi mesi da quando nello scorso aprile, Boko Haram sequestrava circa 270 liceali durante le lezioni in una scuola cattolica, colpevoli solo di essere cristiane e quindi "infedeli" per la maggior parte della popolazione del nordest della Nigeria, roccaforte del gruppo islamico.

Da allora sono stati tutti invani i tentativi, anche con aiuti internazionali, per la liberazione. Diversi paesi si sono mobilitati immediatamente inviando truppe specializzate, agenti dell'intelligence e tecnologie di ultima generazione. La ricerca fino ad oggi non ha portato a nulla.

L’intensa attività militare di rappresaglia dell’esercito nigeriano ha poi a volte rasentato atti vili, a discapito del rispetto dei più elementari diritti umani.

Il governo nigeriano sta utilizzando tutti i suoi mezzi, anche con il supporto di società di security consulting che operano attivamente sul terreno e si affiancano alle truppe federali.

Le trattative avviate per la liberazione delle studentesse sembrano essere ad uno stato di congelamento. Infatti, nonostante certe libertà concesse al gruppo terroristico islamico da parte del governo, per puro illogico ideale, il leader di Boko Haram, nega ogni trattativa e di accettare “benefit” per il rilascio delle liceali.

Il governo federale aveva offerto una tregua bilaterale in cambio della liberazione delle ragazze. Dopo una prima fase nelle settimane scorse dove sembrava esser stata trovata una soluzione all'infame rapimento, Abubakar Shekau rilascia un video dove annuncia fieramente e con la solita arroganza di non aver mai accettato la tregua offerta e che i seguaci del gruppo fondamentalista sono pronti al martirio per quella che loro ritengono essere una guerra santa. Oltre al rifiuto della tregua, afferma che le liceali sono state date come spose ai miliziani e convertite all’Islam.

Si intuisce che il tutto è avvenuto in modo estremamente invasivo nei confronti delle cristiane, tanto da costringerle a imparare a memoria le prime “Aya”, le strofe del Corano. Le ragazze "non sarebbero più disponibili a tornane alle vecchie usanze, né tantomeno a incontrare i familiari cristiani".

Ecco, sempre più chiaro, il piano di Boko Haram - quello che come analista definisco la “coranizzazione degli infedeli” - ovvero l’anticrociata nei confronti dei cristiani con ogni mezzo legale o illegale.

Shekau afferma anche di essere in possesso dell’ostaggio tedesco sequestrato nell'Adamawa State, unico espatriato che risedeva in quella zona, sposato con una donna locale e proprietario di una fattoria.

Nonostante tutto, il governo centrale rimane impegnato attivamente nella positiva risoluzione di quello che sembra ormai essere un sequestro infinito.

Giovanni Di Gregorio

(l'autore, sul campo, nella foto a sx)