B-52H Stratofortress Vs. S-400 Triumph

(di Tiziano Ciocchetti)
18/04/19

Il recente dispiegamento di sei bombardieri B 52H STRATOFORTRESS dalla base aeronautica di Barksdale, in Louisiana, nell'area di competenza del U.S. European Command, ha destato non poche preoccupazioni tra gli analisti militari, sia occidentali che russi.

I B-52H hanno effettuato voli vicino al confine russo, nella regione baltica, probabilmente per saggiarne il dispositivo difensivo. In risposta, le Forze aeree russe hanno fatto decollare i caccia Su-27M3, che hanno ripetutamente condotto azioni di scramble nei confronti dei bombardieri, sulle acque internazionali del Mar Baltico.

La bolla A2/AD (Anti-Access/Area Denial) di Kaliningrad, sul Mar Baltico, costituisce una spina nel fianco nei confronti della NATO, in particolare dei tre Paesi baltici più la Polonia.

La difesa antiaerea russa è assicurata dalla 152ᵃ brigata, reparto missilistico presente nell’enclave, equipaggiata con 2 battaglioni di S-400 TRIUMPH (foto seguente), costituiti da 8 lanciatori quadrinati (32 missili) ciascuno, un posto comando e due radar (uno di sorveglianza ed uno di ingaggio). Tali sistemi d’arma sono affiancati dai sistemi di difesa aerea S-300, già presenti in loco insieme ai complessi antiaerei per la difesa di punto PANTSIR-S1.

La sorveglianza aerea è coperta dal radar phased array Early Warning VORONEZH-DM in banda UHF, con una portata di 6.000 km. Nel 2017 i TRIUMPH di Kaliningrad hanno ricevuto il radar 96L6E TSBS per l’acquisizione di velivoli ad altitudini elevate, impiegando missili a lungo raggio a guida radar semi-attiva 48N6E2/E3 (200/250 km di portata); inoltre, non è da escludere che siano presenti anche i nuovi missili a lunga gittata (400 km) 40N6 a guida radar attiva. Un’arma che rafforzerebbe ulteriormente la difesa aerea pluristratificata già attiva nell’enclave di Kaliningrad.

Tuttavia, essendo una piattaforma di lancio stand-off, i B-52H possono trasportare fino a 20 missili cruise AGM-86C CALCM (con una gittata di oltre 1.000 km), oppure AGM-86B ALCM (con una gittata di 2.500 km, ed armati con una testata nucleare).

Inoltre sono dotati di un sistema elettro-ottico che impiega un sensore FLIR al siliciuro di platino e telecamere a basso livello di luminosità ad elevata risoluzione, che consentono di ottenere prestazioni superiori da parte dei sistemi di rivelazione dei bersagli.

Secondo il Pentagono, l’enclave di Kaliningrad, sulla costa del Baltico, minaccia l’accesso delle forze aeree convenzionali dell’Alleanza allo spazio aereo di rilevanti porzioni del Vecchio Continente (circa 1/3 di quello polacco e la totalità di quello lituano), creando de facto delle no-fly-zone.

L’invio dei B-52H è un chiaro messaggio al Cremlino circa la possibilità effettiva dell’USAF di colpire qualunque obiettivo, anche quello più protetto.

Foto: U.S. Air Force / MoD Fed. russa