Al-Qaeda, comunicato ufficiale: "Non riconosciamo lo Stato Islamico"

(di Franco Iacch)
03/11/15

“Non riconosciamo il califfato, hanno soltanto seminare l’odio fra i musulmani”. E’ quanto ha dichiarato pochi minuti fa il portavoce di al-Qaeda nella penisola arabica e nel Maghreb islamico, Khaled Batarfi, in una nota congiunta dei due gruppi jihadisti. Il video è stato pubblicato sugli account Twitter dei due gruppi di al-Qaeda poco dopo le 12,40 di oggi.

"Ribadiamo quanto affermato dallo sceicco Ayman al-Zawahiri (leader di al-Qaeda) e dagli altri studiosi e leader della Ummah (la nazione musulmana). Non riconosciamo questo califfato come legittimo, né giureremo fedeltà a chi non riconosce la Manhaj (metodologia nel mettere in atto il credo e le leggi dell'Islam). Parte della loro autorità si basa sulla forza e lo spargimento di sangue, dichiarando miscredenti gli stessi musulmani. La loro autorità non è stata acquisita attraverso la Shoura (consultazione) né con il mutuo consenso. Non hanno promosso l'unità tra le fazioni della jihad, ma hanno scelto di dichiarare guerra ai fratelli musulmani. Invece di dirigere la loro lotta verso i nemici della Ummah e di lanciare le loro frecce contro gli ebrei ed i cristiani, hanno scelto di attaccare le case dei musulmani. Non fanno altro che seminare l’odio fra i musulmani. Noi, invece, cerchiamo di collaborare, assistendo e consigliando ogni gruppo islamico, tra Jihad e gruppi non-jihadisti. Siamo un gruppo che mira alla cooperazione ed alla solidarietà. Il nostro obiettivo è quello di condurre la jihad contro i nemici della Ummah. Noi non predichiamo per le masse musulmane, ma per tutto il genere umano. Il benessere e l'interesse della Ummah è il nostro interesse. Le preoccupazioni e le priorità della Ummah sono le nostre preoccupazioni. Lo Stato Islamico impone con la forza il suo credo. In nome di Allah, molti hanno lasciato le proprie terre per unirsi al califfato, ma è giusto versare il sangue dei musulmani?”.

Il video di al-Qaeda nella penisola arabica e nel Maghreb islamico, arriva in risposta ad un recente comunicato dell’Isis che ha dichiarato illegittimi tutti gli altri gruppi jihadisti. Nella sua dichiarazione, il portavoce dell’Isis, Abu Muhammad al-Adnani, ha minacciato di uccidere con una pallottola in testa, chiunque si rifiuterà di accettare l’autorità del califfo.