Presentazione dei risultati 2016 ed obiettivi 2017 di MBDA

(di Matteo Acciaccarelli)
18/03/17

Ieri mattina a Roma, all'hotel St. Regis, si è svolta la conferenza stampa dell'MBDA (Matra BAE Dynamic Alenia), il principale consorzio europeo per quanto concerne la missilistica e le tecnologie per la difesa. A presenziare il CEO di MBDA, Antoine Bouvier, e l'Executive Group Director Strategy di MBDA, oltre che Managing Director di MBDA Italia, Pasquale Di Bartolomeo. Subito dopo i saluti di benvenuto, Bouvier ha parlato di quale sviluppo abboa avuto MBDA negli ultimi quattro anni, con i ricavi e il portafoglio ordini sempre maggiori, con i primi che hanno raggiunto i 4.7 miliardi mentre i secondi la cifra di 15.9 miliardi di euro. Cifre astronomiche figlie della volontà di MBDA di investire nello sviluppo e nell'affidabilità dei propri prodotti. Questi due fattori hanno permesso di creare un'estesa rete di fiducia nei vari paesi europei ed extra europei, dando a MBDA la possibilità di competere con le due grandi compagnie statunitensi, ovvero Lockheed e Raytheon.

"La concorrenza è fondamentale per aumentare gli investimenti finalizzati allo sviluppo", dice Bouvier sottolineando, però, anche la collaborazione tra industrie. Il prossimo step, di questa collaborazione, sarà inserire la Germania nel gruppo, la quale ha espresso una maggiore volontà di integrazione nel Libro Bianco 2016 relativo, proprio, alla sicurezza e al futuro della difesa tedesca. L’altro paese NATO europeo che si sta avviando verso l’ingresso nella MBDA è la Spagna, la quale anche durante le misure d’austerità imposte da Bruxelles ha saputo pianificare appieno la politica industriale della difesa. Ma, il capitolo spagnolo è ancora lungo dal concludersi dato che il maggior fornitore delle Forze Armate iberiche è la rivale Raytheon.

Una volta che MBDA riuscirà a chiudere un contratto con il governo spagnolo - ha dichiarato Di Bartolomeo - il mercato domestico sarà ancora più ampio, così come lo sarà la cooperazione europea”. Una collaborazione che, risponde Bouvier: “Non sarà intaccata minimamente dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea”. Questo perché tutto quello che MBDA ha fatto non è stato altro che far siglare accordi Stato per Stato, come ad esempio i recenti accordi Francia India per la fornitura di missili per i caccia Rafale e i contratti firmati con il Qatar per la fornitura dei sistemi di difesa costiera MCDS e dei sistemi di armamento delle nuove navi acquistate da Fincantieri. Oltre tutto la collaborazione tra il Regno Unito e il resto d’Europa per quanto riguarda la sicurezza e la difesa è molto forte e, questa, verrà, come ha dichiarato sempre il CEO di MBDA: “Solidificata nel 2017 con accordi specifici tra Regno Unito e Stati europei”.

Proprio la collaborazione, a livello europeo, permette a MBDA di integrare le varie competenze nazionali ed i suoi tessuti industriali, rendendo richiesti molti prodotti sia sul mercato domestico sia in quello internazionale. Le esportazioni infatti sono moltissime e questo permette alle varie industrie nazionali di aumentare i ricavi e, di conseguenza, le spese. Questi sono punti da preservare e da implementare, specialmente per quanto riguarda la collaborazione, che MBDA sta aumentando sempre di più. Negli ultimi anni MBDA ha visto incrementare le richieste per lo sviluppo dei nuovi missili SPEAR (foto apertura) che andranno ad armare l'F-35 Lightning II, oltre che il continuo ammodernamento dei CAMM, i quali nella versione CAMM-ER andranno a costituire la base per la difesa aerea. Un altro oggetto dello sviluppo è il MARTE-ER, nati come batterie costiere ed ora diventati multiruolo. "Questi missili sono nella fase di studio di fattibilità per poter dotare l'Eurofighter Typhoon di un sistema anti-nave", ha dichiarato Di Bartolomeo. Una grandissima opportunità per l’Italia, visto che è la produttrice di questo sistema missilistico.

Sommando questi punti sia capisce come sia possibile il grande introito economico che ha avuto MBDA negli ultimi anni, che ha permesso di accrescere esponenzialmente sia gli investimenti in termini tecnici sia in termini di personale, tant’è che anche nel 2017 continuerà il piano delle assunzioni iniziato nel 2013. Assunzioni che saranno previste anche per l’Italia, a fronte ovviamente di: “Un livello di preparazione altissimo”. Questa affermazione fa capire quanto sia importante investire sia nella formazione sia nella spesa militare, la quale non riesce ad avvicinarsi minimamente a quel 2% chiesto dalla NATO, anche se l’Italia, specialmente tramite Leonardo e gli altri partner di MBDA, ha potuto investire superando anche i limiti di spesa imposti. Limiti di spesa che andrebbero rivisti per evitare di non perdere un importante accordo di collaborazione con il Regno Unito per quanto riguarda la costruzione e lo sviluppo dei moderni CAMM-ER, missili terra-aria ed aria-aria, che potrebbe portare alla perdita di un segmento importantissimo per l’export nazionale.

La speranza ha concluso Bouvier è che il 2017 sia un anno come il 2016, il quale ha rappresentato un anno importantissimo per MBDA, visto che: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi investendo sul futuro, dando sempre più fiducia nel nostro marchio e aumentando il nostro portafoglio ordini, il quale ha raggiunto un livello mai registrato prima dalla nascita di MBDA”.