Tre soldati francesi delle forze speciali deceduti qualche giorno fa, a seguito della caduta dell'elicottero su cui viaggiavano, abbattuto dalle milizie islamiste di Bengasi, sono stati sufficienti a scatenare proteste. Il premier Al Sarraj è indignato e il popolo furente.
La Francia per diverso tempo ha fornito in maniera più o meno discreta, fino all'incidente aereo, aiuto, forze speciali e intelligence al generale Khalifa Haftar. La voce girava già da un po', poi è divenuta di dominio pubblico.
Il popolo libico, perlomeno quello che si considera vicino al presidente Fayez Al Sarraj, non l'ha presa molto bene in quanto considera la Francia la fautrice della caduta di Gheddafi. A Tripoli si sarebbero svolte manifestazioni contro la Francia.
Avevamo già informato i nostri lettori che la maggioranza del popolo libico non avrebbe accettato aiuti esterni se non quelli italiani (v.articolo). Rimane comunque la parte di opinione pubblica che sta con Khalifa Haftar: risulta, al momento, disposta ad accettare ingerenze (anche) dalla Francia.
