Gli Stati Uniti non perdono tempo in Pakistan, per avere maggiore influenza nell'area, non offendere "tanto" l'India e avvertire la Cina

(di Massimiliano D'Elia)
03/01/16

In Pakistan si parla dell'acquisto di una nuova tranche di caccia F-16 dagli USA. Gli analisti americani credono che tale affare non si possa fare in tempi brevi o addirittura essere cancellato.

Ad esporsi ai media, però, è stato il capo di stato maggiore della Pakistan Air Force che ha riferito di aver stretto rapporti con alti funzionari USA per stabilire i termini dell'accordo commerciale per ottenere caccia F-16 più recenti, ma la negoziazione, ha detto lo stesso capo di stato maggiore, potrebbe richiedere del tempo.

La Commissione Difesa USA minimizza  sulla notizia degli F16 ai pakistani, ma conferma che il primo ministro Nawaz Sharif, lo scorso ottobre,  in occasione di una visita a Washington ha chiesto l'avvio della procedura per l'acquisto di otto F-16. Il Pakistan, aggiunge in una nota la Commissione, attualmente ha già in forza una serie di F-16 e l'aggiunta di otto caccia in più è improbabile che possa avere un impatto sull'equilibrio di potere nell'area di influenza tra Pakistan e India.

La prudenza della Commissione difesa è dovuta al fatto che il Congresso degli Stati Uniti è sempre stato storicamente scettico sulla  vendita di armi al Pakistan, se non in piccole quantità, proprio per non arrecare alcun risentimento indiano, visti gli ottimi rapporti commerciali in continua crescita.
Il Pakistan, però questa volta, potrebbe riuscire ad avere gli otto caccia F16 perché il Governo americano ha la necessità di mantenere la linea di produzione degli F16 che, considerati gli ordini interni pari a zero, può essere garantita soltanto con le esportazioni.

Secondo vari analisti la lobby indiana nel Congresso è abbastanza potente e influente e farà in modo da ostacolare tali vendite al Pakistan, ma dall'altra parte vi è la lobby dell'industria militare altrettanto potente è molto più influente.

In tale contesto gli Stati Uniti devono, comunque, dimostrare alla Cina di essere ancora influenti in Pakistan, soprattutto negli accordi in ambito militare. È nota, difatti, la vivacità dei rapporti Pakistan-Cina nella cooperazione strategica in senso anti India. Per questo gli Stati uniti, per mantenere la propria influenza nell'area, dovranno concedere, senza alcuna esitazione e perdita di tempo, ogni forma di collaborazione al Governo pakistano.

David McKeeby, un portavoce del Bureau of Political-Military Affairs del dipartimento di stato USA, ha evidenziato agli scettici che, quanto fornito in passato al Pakistan ha migliorato i loro sforzi nella lotta al terrorismo. Gli F-16 già dati all'aeronautica pakistana hanno migliorarato la precisione nei bombardamenti, diminuendo sensibilmente i danni collaterali. Successi importanti sono stati fatti, in tal senso, contro gli elementi terroristici nel Nord Waziristan.
Tali operazioni, ha sottolineato l'alto funzionario USA, sono state fatte nell'interesse nazionale sia del Pakistan sia degli Stati Uniti. Dal'altro canto l'industria americana legata alla difesa è già ben inserita in Pakistan: Lockheed Martin è rappresentata da Kestrel, che rappresenta anche un numero di altre aziende statunitensi come Sikorsky, Hawker Beechcraft e L3 Communications.

Gli Stati Uniti, quindi come visto, nonostante i dibattimenti interni sono consapevoli di dover svolgere sempre più un ruolo di prim'ordine in tutte le aree del globo per dimostrare che sono in grado di saper giocare tutte le partite.

(foto: US Air Force)