Alessandro Busonero: Un libero Santostefanese

Alessandro Busonero
Ed. Helicon
pagg. 332
 

"Porto S. Stefano, oggi rinomata stazione balneare conosciuta in Italia e all’estero, nonché capoluogo del Comune di Monte Argentario (GR), era parte del territorio del piccolo Stato dei Reali Presidi Spagnoli di Toscana istituito nel 1557..."

Porto Santo Stefano è anche il paese di origine di un uomo, Libero Busonero, nonno dell'autore, che visse in prima persona la II Guerra Mondiale.

Alessandro, col suo libro, rievoca le vicende del nonno attraverso i ricordi dei familiari, le foto gelosamente custodite tra le pagine dei vecchi album e i documenti militari riemersi dagli archivi grazie alla sua volontà.
E' qualcosa di più di un libro di ricordi di un singolo uomo, la storia di una famiglia, i Busonero, e più in generale di tutto il paese, prende corpo grazie alla sapiente scrittura.

Questo testo è contemporaneamente un libro di storia, una biografia, una raccolta di ricordi e un esempio di vita. Così, sfogliando le sue pagine incontriamo l'origine di Porto Santo Stefano, il capostipite della famiglia Busonero (Gio Antonio Busonero, di Nuoro) e la vita di Libero raccontata da documenti e parenti.

Libero è il primo figlio di Anna Landini e Emilio Busonero, cresce nell'ambiente agricolo lavorando col padre nei terreni di famiglia, in particolare alla "vigna della valle", la vigna di famiglia accudita con tanta cura.
Cresce in una Italia fascista, ben raccontata nel libro, e solo nel 1937 parte per le armi. Il primo marzo del 1937, Libero si presentò al Comando Militare assegnato: il Reggimento Cavalleggeri Guide a Parma. L'autore ci racconta con dovizia di particolari la storia del glorioso Reggimento Cavalleggeri Guide, illustrato anche per il tramite delle foto di famiglia del nonno Libero.
Libero fu assegnato al 2° squadrone Cavalleggeri e gli venne dato in dotazione un cavallo dal mantello grigio con delle macchie nere sulle zampe che ribattezzò affettuosamente Piombo, come l'asinello di famiglia che lui da bambino conduceva per i viottoli di campagna. Dodici mesi di servizio militare trasformarono il giovane ragazzo di campagna in un bravo militare, orgoglioso del servizio e innamorato del suo cavallo e della sciabola.
Ma nel '39 inizia la Guerra nel 1940 l'Italia entra in guerra affianco all'alleato tedesco. Il 15 settembre 1940 Libero viene richiamato in servizio presso il suo vecchio reparto e pochi giorni dopo parte per la Puglia con i commilitoni ritrovati, dove partecipa alla difesa della costa adriatica.

Alessandro Busonero prosegue nel racconto della vita del nonno Libero, alternando le vicende di famiglia con quelle più cruente della guerra, dei bombardamenti, delle distruzioni, alternando sapientemente momenti felici e momenti tristi, vita familiare e storia d'Italia.
Un grande libro che merita di far parte della biblioteca personale non solo di un vero santostefanese ma di ogni italiano.
Infine, non senza importanza, con l'acquisto del libro si diventa parte dei sostenitori della Fondazione Operation Smile Italia Onlus.

Alessandro Rugolo