Armiamo i militari che viaggiano sui mezzi pubblici per recarsi al lavoro

17/02/16

Caro Direttore, Le scrivo perché durante i miei quotidiani viaggi come pendolare ho il piacere di vedere tra noi centinaia di militari in uniforme. Disarmati!
Mi spiego meglio. A quanto pare nella regione Lazio, ma anche in altre regiorni, è attivo un protocollo d'intesa con le forze armate sulla gratuità del titolo di viaggio se in uniforme. La gratuità è valida per tutti i mezzi pubblici, compresi i treni regionali. Il provvedimento è teso ad utilizzare i militari quali deterrenza contro il crimine.

L'iniziativa è lodevole, peccato che i militari però non saprebbero cosa fare e come reagire contro un criminale ma soprattutto contro un terrorista. Le sole mani non penso basterebbero.
Si potrebbe pensare di ragionare sul serio su questo protocollo che, se utilizzato bene, potrebbe davvero costituire una capillare arma "no cost" per contrastare anche la minaccia terroristica. La constatazione sulle falle della cornice di sicurezza è semplice e facilmente riscontrabile.

La stazione Termini. Nonostante l'ultimo episodio del papà che ha girovagato per lungo e per largo nelle aree della stazione con un arma giocattolo , potrei affermare che è un luogo dove sono evidenti le stringenti misure di sicurezza.
Per accedere ai treni si passa da varchi controllati e poliziotti, carabinieri e militari sono un po dappertutto. Una lacuna sono, invece , le piccole stazioni da dove centinaia di migliaia di pendolari prendono i treni per arrivare a Termini.
Il terrorista con estrema facilità può prendere il treno a Pomezia, Guidonia , Valmontone oppure Viterbo e arrivare a Termini, armato e imbottito di esplosivo. Quindi può compiere una strage sul treno ,durante il viaggio, oppure comodamente a Termini quando arriva.

Tornado ai militari pendolari è elementare che così in uniforme non servono a niente, anzi, sarebbero facili e privilegiati bersagli dei terroristi. Perché loro in uniforme rappresentano una Istituzione dello Stato.
Allora perché non armarli tutti?

Cambino pure le regole di ingaggio elevando a status di polizia i militari in uniforme che girano per strada oppure sui mezzi. Modificando le regole avremmo il doppio, anzi il triplo di controlli sul territorio. Il tutto sarebbe "no cost". Il personale è già sparso sui treni, sui mezzi pubblici ma le loro armi sono in caserma, basterebbe dargliele al seguito. L'unico costo sarebbe un corso presso gli organi di polizia per conoscere e farsi certificare le nozioni di sicurezza pubblica. 
Certo si creerebbero malcontenti nelle forze di polizia. La sicurezza però non ha prezzo e quando la strage è consumata è superfluo dire si poteva fare...!

Direttore spero che il mio contributo di pensiero venga letto da chi potrebbe decidere di adottare una misura semplice ma efficace per la nostra sicurezza.

Femaz

(foto: Esercito)