Tripodi: Ostruzionismo sui sindacati? Ennesima fake news di Di Maio

(di Federico Castiglioni)
18/07/19

Maria Tripodi è capogruppo di Forza Italia in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati. Nei giorni scorsi si è resa artefice di un emendamento al testo base relativo all'introduzione dei sindacati militari in Italia, normativa attualmente in discussione in Parlamento dopo una sollecitazione della Consulta che chiedeva al legislatore di considerare incostituzionale l'articolo 1475 del Codice militare che vietava "la costituzione di associazioni professionali a carattere sindacale".

Onorevole Tripodi, i sindacati militari stanno ormai diventando una realtà e la Commissione Difesa sta lavorando alacremente su questo. Il viceministro Di Maio, tuttavia, ha accusato le opposizioni di fare ostruzionismo. Quanto c’è di vero in questa vicenda?

Purtroppo è l'ennesima fake news che il vice premier propina gratuitamente agli Italiani e lo dico a ragion veduta. Le opposizioni con grande senso di responsabilità hanno manifestato la volontà di approvare il provvedimento in modo celere e condiviso. Io stessa in quanto capogruppo di Forza Italia ho più volte fatto appello alla maggioranza in tal senso, ottenendo una nuova riformulazione del testo originario con un testo base approvato dalla Commissione, vista anche la Pdl 1060 a mia prima firma e l'altra Pdl del Collega Pagani. È cosi che è nato il testo Corda 875 e abbinate. Testo quindi approdato in aula il 27 maggio per la discussione generale e rimandato in Commissione proprio su proposta del Movimento5Stelle, come risulta dai verbali della seduta della Camera. La responsabilità è dunque tutta pentastellata.

Lei ha presentato un emendamento in Commissione che è riuscito a dividere la maggioranza, portando la Lega a votare contrariamente al Movimento 5 stelle. Il suo emendamento era sulla possibilità che i militari adissero il giudice ordinario in caso di controversie, e non quello del lavoro. Perchè questo passaggio era importante e perchè solo il Movimento di Grillo e Di Maio sembra non aver condiviso l’iniziativa?

Innanzitutto colgo l'occasione per ribadire che l'Emendamento a mia prima firma non lede in alcun modo i diritti del personale militare. E la dimostrazione plastica è che è stato approvato da tutte le forze politiche, ad eccezione proprio del M5S che ne ha fatto invece una questione meramente ideologica.

Tale emendamento, è importante sia sul piano della tutela, perché non vede alcun affievolimento dei diritti e offre adeguate garanzie addirittura rafforzate poiché consente come importante elemento di novità sia ai singoli, sia alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, di adire il giudice amministrativo. Mira inoltre a non pregiudicare l'efficienza dello strumento militare. Una Tesi quella del rito ordinario per altro già avvalorata in sede di audizione anche dall'Avvocato Generale dello Stato. 

Qual è la sua idea sull’introduzione dei sindacati nel mondo militare? Anche se la Corte costituzionale li ha resi obbligatori, infatti, non mancano le perplessità per questa nuova garanzia, che rischia di politicizzare un asset strategico della difesa nazionale come le forze armate.

Sono favorevole alle garanzie per il personale militare, le nostre donne e i nostri uomini devono vedersi riconosciuti dei giusti diritti. Ed è proprio in questo senso che la sentenza della Corte Costituzionale indica la strada per colmare la lacuna normativa.

Capisco le perplessità suscitate, ma assicuro che stiamo lavorando con serietà e in maniera attenta ad una legge definita dal CSM Difesa di portata epocale per le Forze Armate. Non c'è in alcun modo, da parte del legislatore, l'intendimento di politicizzare il cuore strategico della difesa e della sicurezza del Paese. Di rischi non ne vedo se si opererà in modo responsabile, d'altronde stiamo trattando un tema che riguarda i militari: patrimonio comune di tutti gli Italiani.