Ministeriale UE: il ministro Elisabetta Trenta a Lussemburgo

(di Stato Maggiore Difesa)
25/06/18

L'Unione Europea deve diventare un produttore di sicurezza a livello globale, per farlo deve rafforzare la sua cooperazione con la Nato e con tutte le altre organizzazioni internazionali. In questo senso, l'Italia è pronta a fare la sua parte”.

È quanto ha affermato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, nel suo intervento al Consiglio Affari Esteri (CAE) - in formato congiunto Esteri-Difesa – riunito oggi a Lussemburgo.

Riunione incentrata su diversi temi: Pesco, mobilità militare, strumento europeo per la pace (European Peace Facility), cooperazione Unione Europea -  Nato, progressi compiuti nell’implementazione degli aspetti di Sicurezza e Difesa derivanti dalla EU Global Strategy (EUGS), minacce ibride.

Riguardo la mobilità militare, il ministro Trenta ha espresso “forte soddisfazione perché si tratta di un progetto che punta all'irrobustimento della sicurezza di tutta l'Europa ed in particolare alla sponda Sud attraverso l'implementazione dei corridoi della componente Trans-European Network-Transportation”.

Tema, quello della sicurezza della sponda Sud, al centro del colloquio tra la titolare del Dicastero e la collega tedesca, Ursula Von Der Leyen, svolto a margine della ministeriale.

Servono reali soluzioni sull'immigrazione, soluzioni europee perché la stabilità del Mediterraneo riguarda tutti e non solo l'Italia. L'Europa deve assumersi maggiori responsabilità. La sponda Sud è frontiera europea e per questo riteniamo che debba essere l'Ue, in primis, a farsi carico dell'emergenza” ha detto il ministro Trenta che dall’omologa ha ottenuto “un riscontro positivo”. La Germania si è detta infatti pronta a una collaborazione bilaterale con l'Italia, in ambito Ue, per interventi di 'capacity building' in favore della Libia, al fine di aiutare il Paese nel suo processo di stabilizzazione: “L'obiettivo è combattere il traffico di esseri umani ed il terrorismo".

A margine della riunione la Trenta ha incontrato anche i ministri della Difesa della Polonia, Mariusz Blaszczak, e della Spagna, Margarita Robles.

A Lussemburgo il ministro Trenta ha affermato che l’Italia continuerà a sostenere la EU Global Strategy strutturata su tre pilastri: piano di implementazione per la sicurezza e difesa, piano d’azione della difesa europea e dichiarazione congiunta Nato- UE.

Riguardo le “minacce ibride” il ministro ha sottolineato l’importanza di un approccio “whole of government” e di una strategia integrata civile-militare.

Sulla Pesco - ora in fase di implementazione con i 17 progetti presentati per il primo lotto - la titolare del Dicastero si è detta soddisfatta della definizione delle regole comuni di governance dei progetti che renderanno più semplice l’intero processo, assicurando trasparenza e inclusività.

Altro tema sul quale si sono confrontati i ministri della Difesa, lo strumento europeo per la pace (European Peace Facility). In proposito il ministro Trenta ha dichiarato la piena soddisfazione per tale proposta, formulata dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, che ha l’obiettivo di snellire le procedure di finanziamento della politica comune di sicurezza e difesa.

Il ministro Trenta ha definito “eccellente e concreto” il lavoro svolto fino ad oggi per la Cooperazione Nato UE. Cooperazione che si concretizza anche attraverso l’Hub per il Sud della Nato il cui compito principale è il coordinamento di tutte le iniziative nel campo dell’antiterrorismo. A tal proposito, ha dichiarato che l’Italia sostiene la firma di una nuova dichiarazione congiunta durante il prossimo vertice NATO di luglio per rafforzare ulteriormente tale cooperazione.