L'Italia vuol davvero mettersi in mezzo a quello che potrebbe scatenarsi?

(di Andrea Cucco)
07/10/15

Dopo la notizia pubblicata dal Corriere della Sera riguardante la possibilità di azioni di bombardamento in Iraq da parte dei nostri Tornado si sono infiammati gli interventisti.

Un'Italia che non ha da svariati lustri una politica estera “propria”, vuole addossarsi oggi tutti i rischi e le conseguenze di quelle degli altri?

Il teatro di guerra in cui vorremmo un maggior coinvolgimento (e le informazioni operative a cui sono ammessi solo coloro che sparano...) è lo stesso da cui si sono "signorilmente" ritirati i belgi con i loro F-16 pochi mesi addietro (v.articolo). La motivazione ufficiale era dovuta a “questioni di disponibilità finanziaria”. Il più che sospetto che i fratelli europei non volessero più esser complici di una farsa è stato il pensiero anche dei più ingenui.

Il pericolo più grande di un passo simile per l'Italia è, come sempre, di farlo fuori tempo e dalla parte sbagliata.

Mi spiego meglio: l'Isis è stato descritto come il male assoluto per la cui sconfitta (futura ma sicura...) sarebbero serviti anni.

L'intervento russo potrebbe in breve tempo dimostrare ciò che i nostri militari – quelli che non si informano attraverso i giornali - sanno da tempo: basterebbe un qualsiasi esercito a massacrare quell'armata di bifolchi vestiti di nero, se non avessero “qualcuno” che li finanzia e protegge.

Il dramma della coalizione anti-ISIS è oggi questo: è stato creato un mostro tremendo e Putin rischia seriamente di prendersi il merito della sua sconfitta in breve e con uno sforzo tutto sommato mediocre.

Credete che potrà essere permesso?

Il terrore ben inculcato al mondo dal grande  e sanguinario califfo nero potrà essere esorcizzato da un impavido "piccoletto russo"?

Forse sarebbe auspicabile da chiunque abbia vissuto le violenze degli ultimi 4 anni di barbarie, ma non certamente da chi vi ha tanto “investito”.

L'Isis da predatore appare oramai come un "trofeo" e la testa di al-Baghdadi sopra al caminetto l'hanno – a parole – sempre voluta tutti. Solo Putin sembra oggi aver deciso fattivamente di metterla nel mirino. Secondo voi gliela regaleranno?

Vogliamo davvero metterci in mezzo a quello che sta (realmente) per scatenarsi?

(foto: US DoD)