Professione sommergibilista: sistemi di addestramento (3°parte)

(di Lia Pasqualina Stani)
15/06/16

Non ho avuto ancora l’opportunità di salire a bordo di un sommergibile del XXI secolo. Spero accada presto. Ma tante sono le volte che ho potuto ammirare questi due gioielli di tecnologia, il Todaro e lo Scirè, durante l’attraversamento del Ponte Girevole, a Taranto.

Il programma italo-tedesco U212A fu avviato nell’aprile del 1996, i due sommergibili italiani, Todaro e Scirè sono stati costruiti, da Fincantieri nello stabilimento di Muggiano (La Spezia). I quattro tedeschi nel consorzio ARGE 212 in Germania.

Questi sommergibili hanno la capacità di operare sia nelle brown waters, nelle acque basse lungo la costa, sia nelle blue waters, acque d’alto mare, quindi nelle maggiori profondità. Operano davvero nel blu profondo.

Il programma ha provveduto a fornire anche una parte del supporto tecnico-logistico ed addestrativo, per ridurre i costi di esercizio a carico sia dell’Italia che della Germania.

Quando Fincantieri (Cantieri Navali Italiani S.p.A), prime contractor per la Marina Militare Italiana, consegnò i due nuovi sommergibili della classe Todaro, fornì la Scuola Sommergibilisti, anche dell’installazione di un nuovo sistema di simulazione per l’addestramento degli equipaggi.

Il simulatore fu installato nei locali del Scuola Sommergibilisti di Taranto. Oggi fa parte di un complesso di simulatori/allenatori tecnologici che hanno introdotto metodi di addestramento degli equipaggi molto avanzati.

Gli U212A sono dotati della propulsione AIP (Air Independent Propulsion), hanno un sistema idrofonicopassivo altamente sofisticato dotato di differenti sensori elettroacustici che coprono il battello a 360°, ma non solo. È per questo che è necessario formare ed addestrare equipaggi da un punto di vista tecnico-specialistico, coordinati nel lavoro da equipe e coesi umanamente.

La Marina Militare Italiana, ed in particolar modo il Comando Flottiglia Sommegibili prepara davvero a fondo gli equipaggi dei sottomarini, curando nel dettaglio la formazione sia nell’aspetto tecnico che in quello operativo. L’approntamento degli automatismi a bordo degli U212A ha permesso di ridurre un equipaggio da 51 uomini, della classe Sauro, a circa 27 uomini per i battelli della classe Todaro. La Scuola Sommergibilisti è un centro di vera eccellenza, perché dotata di strumenti didattici all’avanguardia, simulatori di ultimissima generazione, necessari ad addestrare i sommergibilisti del XXI secolo, gli equipaggi degli U212.

Durante la mia visita presso il Comando Flottiglia Sommegibili di Taranto ho avuto la fortuna di “immergermi” e toccare con mano la maggior parte degli ausili didattici comunemente chiamati simulatori:

  • SCS (submarine control simulation)
  • SCTT (submarine comand team trainer)
  • Rush Escape

Il Submarine Control Simulation (SCS) è una fedele riproduzione camera di manovra di un sottomarino classe U212, quotidianamente i team di manovra, tra cui il timoniere e gli addetti alla piattaforma, si addestrano alla condotta del mezzo in navigazione simulando ogni situazione che si possa presentare nella realtà, dalla più semplice alla più complessa fino all’affrontare differenti stati di emergenza. È simile al simulatore di immersione della classe Sauro ma con una tecnologia molto più avanzata.

Si presenta come un grande contenitore metallico. All’interno, per la gestione delle esercitazioni è presente una consolle riservata all’istruttore da conduce l’addestramento variandone gli scenari.

Il simulatore, monta su un sistema mobile che con un meccanismo oleodinamico, controllato da un computer, consente l’inclinazione su due assi. Si simulano i movimenti del sommergibile, in varie condizioni del mare, mettendo alla prova il team in addestramento che ha il compito di reagire prontamente alle varie situazioni che gli si possono improvvisamente presentare.

Con un software dedicato, si possono ricostruire, personalizzare e gestire gli scenari da simulare durante le esercitazioni. Con questo software è possibile registrare i dati di ogni sessione di addestramento, cosicché gli istruttori ed il tema al termine possano rivedere, commentare lo svolgimento della prova. L’obbiettivo? Cercare di raggiungere la perfezione grazie al costante addestramento.

Il Submrine comand team trainer (SCTT) è impiegato per l’addestramento del personale operativo, che lavora nella CIC (Central Information Center). Locale adibito all’addestramento mirato al comando e controllo del battello.

La CIC è proprio la sala comando del sottomarino, ovvero il “cuore” operativo di un battello U212A. Con questo simulatore si addestrano i cosiddetti operativi (radaristi, ecogoniometristi, siluristi) oltre che agli Ufficiali in Comando di Guardia (al periscopio) .

Al suo interno infatti è presente un Simulacro di Periscopio della Stn Atlas Electronic, da cui si visualizzano immagini virtuali “dell’orizzonte” su cui è possibile gestire tramite software lo scenario che si vuole simulare comprensivo di unità navali, rappresentazione di costa e non solo.

Gli apparati di simulazione del SCTT funzionano realmente, sono interconnessi tra loro proprio come a bordo e riproducono tutte le funzionalità operative.

Nel locale accanto si ha una sala controllo e monitoraggio per gli istruttori. Da questa “postazione” seguono le simulazioni, e momento per momento, impostano le situazioni operative, in base all’addestramento rivolto al singolo allievo o ad un team.

Con il software, si riproducono determinate condizioni che l’equipaggio potrebbe affrontare in una lunga navigazione: si riproducono caratteristiche geografiche ed acustiche di una zona di mare prescelta e possibili condizioni meteo. Inoltre si simulano unità bersaglio, di cui si riproducono movimenti, suoni e tattica.

I dati scambiati in ogni sessione di simulazione, comprese le comunicazioni, vengono registrati dal sistema

Successivamente infatti, è possibile effettuare dei minuziosi “debriefing” che servono ad affinare la preparazione dei sommergibilisti “operativi”.

I “risultati” ottenuti, sono discussi tra istruttori ed allievi nell’Auditorium, un’aula multimediale, dotata di un maxi schermo di 24 metri quadrati. In questo modo si effettuano accurate valutazioni del comportamento avuto durante la simulazione, le azioni applicate ed eventuali errori commessi.

Tutti i locali sensibili della Scuola Sommergibilisti sono isolati acusticamente ed elettronicamente, al fine di garantire la sicurezza delle operazioni.

Tutta la struttura addestrativa è stata realizzata da Fincantieri per la Marina Militare Italiana, in In questo modo si garantisce il mantenimento costante di professionisti qualificati e sempre preparati ed aggiornati anche per i prossimi due sommergibili U212 - 2^batch (Venuti e Romei), che, a breve, affiancheranno la 1^batch (Todaro e Scirè).

Anche per i sommergibili U212A, , è importante conoscere quelle che sono le procedure di emergenza, e per questo ci si addestra alla fuoriscita in caso di sommergibile sinistrato e posato sul fondo. Infatti la Scuola Somemgibili si è dotata anche di un simulatore per la Rush Escape o fuoriuscita collettiva. .

Sistema di fuoriuscita sfruttabile “solo” sui sommergibili della classe Todaro.

Anche in questo caso, si riproducono fedelmente le fasi iniziali dell’operazione, sotto la stretta ed attenta sorveglianza di istruttori qualificati. Come tutte le prove di simulazione vengono controllate e ripetute più volte. La reale procedura di risalita si effettua nel Regno Unito o in Norvegia, “passo” obbligatorio e sbarrante per diventare sommergibilista della Marina Militare Italiana.

Nota: Prossimamente vi racconterò l’emozionante esperienza a bordo di uno dei sommergibili della classe Sauro. L’occasione non era una semplice immersione...